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Il massaggio è sempre stato ed è tuttora
una pratica medica e paramedica molto diffusa ed apprezzata. Con l'avvento della meccanica e
dell'elettricità sono stati progettati numerosi apparecchi che
applicavano al corpo non tanto un massaggio ma piuttosto delle "benefiche
vibrazioni, utilissime per la circolazione sanguigna".
Molti di questi apparecchi possono far
parte a buon titolo della "quack medicine" ovvero delle
applicazioni mediche fasulle od inutili.
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Massaggiatore manuale,
legno e gomma. Immagine
tratta dal catalogo Natton - 1900
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Massaggiatore manuale a
frizione con piccole ventose - Point Roller.
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Massaggiatore
Vibrostat - A volte la
fantasia dei progettisti è incredibile e geniale!
Questo apparecchio come tutti gli
altri di questa categoria non ha nessun effetto terapeutico ma è molto originale
per il modo con cui le vibrazioni vengono ottenute: è sufficiente la leggera pressione di un dito
sull'anello di spugna per ottenere lo scorrimento dell'asta orizzontale
su quella verticale provocando in tal modo un'oscillazione
vibratoria che si trasmette alla zona da sottoporre alla "terapia".
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Dr. Johansen's Auto Vibrator; esemplare
molto ben conservato con numerosi accessori. (Pat'd March 5, 1907, Made By KNY -Sheerer Co. New
York). |
Vibratore
Pulsocon
del dr. Macaura;
diffusosi dal 1884 al 1910 in Inghilterra ma venduto anche in
Francia ed in Italia (Made By The British Appliances
Manufacturing Company). Il Dr. Macaura nel 1912 fu condannato
per frode ed espulso dall'Ordine dei Medici. |
Massaggiatore-Vibratore
Veedee -
diffuso sopratutto in Francia e in Inghilterra.
La manovella mette in rotazione un volano
a disco che opportunamente disassato, provoca l'oscillazione dell'asta
laterale e della sfera di gomma.
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Hamilton Beach Vibrator - 1902 -
Il vibratore elettrico,
inventato dall'inglese Joseph Mortimer Granville, è stato
modificato e commercializzato dalla Hamilton Beach ed è stato il
capostipite di una lunga serie di vibratori elettrici che sostanzialmente l'hanno copiato:
vedi Thompson e Vibro-Masseur. E' un
apparecchio che ha avuto una notevole diffusione; Rachel Maines ha pubblicato sulla copertina
del suo libro (vedi sotto) la
foto di un esemplare simile proveniente dal Schenectady Museum.
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Apparecchio francese
elettrico marcato
Thompson. Funziona a 110 volt; identico
all'apparecchio americano Hamilton Beach Vibrator 1910 - 1930 ca.
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Vibro-Masseur. Molto
simile al Thompson ed all'Hamilton. Consigliato per il trattamento di
patologie o come cura di bellezza, vedi foglio illustrativo
originale. |
Massaggiatore Vibratore Italiano
1890 (?) N° serie 12203 - 150V C.C. A differenza dei
precedenti, la cupola di questo apparecchio è piatta ed ha una griglia
di areazione. |
Apparecchio italiano elettrico
marcato
Mas-Ami,
funziona a 110 volt. 1940 ca.
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Electro-Lux - Questo vibratore funzionava ad aria
compressa, veniva inserito sul lato soffiante di un
aspirapolvere elettrico.
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Vibratore
massaggiatore brevettato negli USA nel 1939 ed ancora oggi in produzione
con un aspetto più moderno e con miglioramenti funzionali; era destinato
al massaggio generico e in particolare al massaggio del cuoio
cappelluto. Il principio di funzionamento era originale: un motore
oscillante trasmetteva delle vibrazioni alla mano dell'operatore che con
questa massaggiava il paziente.
Lo strumento
americano funzionava con una tensione di 110 volt 60 Hz; per l' Europa
era necessario l'uso di un trasformatore. |
Modalità d'uso e fotocopia parziale
del brevetto del massaggiatore Stim-U-Lax |
Appareils de Massage Vibratoire -
Sismotherapie |
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Pagina del catalogo DRAPIER &
FILS con apparecchi per il massaggio. - Paris 1911 |
Incredibile marchingegno per
massaggio - foto dal web |
Questo strumento da massaggio è un semplice
apparecchio riscaldante tramite la rete elettrica a 110 volt, non ha vibrazioni
ed è assolutamente inutile
sotto il profilo terapeutico. 1930-40 ca.
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La fisioterapia è
un'importante disciplina che comprende diverse metodiche, alcune molto
serie e scientificamente provate altre invece che alimentano alcuni
dubbi.
La terapia può
essere manipolativa o fisica, in questo secondo caso si usano strumenti
specifici quali massaggiatoti, ionoforesi, elettroterapia ecc.
Alcuni di questi
antichi strumenti sono pubblicati alla pagina
"Elettroterapia" : Apparecchi
galvano faradici, Violet ray , Ozonizzatori.
Ancora oggi vengono
prodotti e commercializzati apparecchi basati sugli stessi principi.
Più
sotto sono pubblicati alcuni strumenti relativamente recenti. |
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Laser Multilase K 850.
E' un apparecchio italiano degli anni
1960-70 basato sull'emissione laser di un diodo a bassa potenza. Il
fascio poteva essere controllata sia in potenza che in frequenza; era
indicato in affezioni cutanee o in sostituzione degli aghi nella pratica
di agopuntura.
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Apparecchio italiano transistorizzato
di costruzione abbastanza recente 1970 (?) della ditta Diamatic. E' uno
strumento multifunzione galvano-faradico a 4 canali composto da un
generatore di corrente continua per ionoforesi e da uno a corrente
pulsante che produce treni d'onda regolabili in frequenza ed in
intensità (Tens)
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Apparecchio provvisto di 2 lampade ad
incandescenza una per l'emissione di raggi infrarossi, l'altra per
terapia ultravioletta. La lampada infrarossa è marcata OSRAM
SICCATHERM 250W - quella ultravioletta OSRAM ULTRAVITALUX 300W
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Una gentile lettrice Inglese (thanks
Karen) interessata alla storia della medicina ed in particolar modo allo
studio della sessualità femminile attraverso i tempi, dopo aver
consultato la mia
pagina sui vibratori, mi ha gentilmente segnalato un libro che tratta
della terapia della “praefocatio matricis” o “isteria
vaginale” nei primi anni del 1900. |
Il libro “The
Technology of Orgasm” – con sottotitolo “Hysteria,” the Vibrator,
and Women’s Sexual Satisfaction - di Rachel P. Maines – Ed. The Johns
Hopkins University Press -, è stato pubblicato nel 1999 e tradotto in
molte lingue; esiste anche un’edizione italiana (1).
La Rachel Maines è
“Technical Processor in the Nestlé Library in Cornell's School of Hotel
Administration”; ha ottenuto il premio Herbert Feis Prize from the
American Historical Association ed un ulteriore premio dalla World Association for Sexology's World Congress in Paris, July
2001 come riconoscimento per serietà della sua ricerca e per il coraggio
di aver trattato senza ipocrisie un argomento che in alcuni settori
integralisti e bacchettoni è ancora oggi tabù. In sintesi l’autrice
sostiene che alla fine del 1800 l’anorgasmia femminile era molto alta ed
il normale rapporto sessuale coniugale era spesso insoddisfacente
da ciò, secondo la medicina del tempo derivavano quei disturbi
catalogati genericamente sotto il nome di isteria. I precetti morali e religiosi proibivano l’automasturbazione ma (con non
poca ipocrisia) ammettevano eticamente e socialmente accettabile la
masturbazione medica come terapia.
Con ironia
la Maines racconta che inizialmente la terapia era manuale e che perciò i tempi
per ottenere l’orgasmo erano spesso molto lunghi ma con l’avvento dei
vibratori meccanici e sopratutto di quelli elettrici le sedute diventarono molto più veloci
a vantaggio dei medici che videro aumentare notevolmente i loro guadagni riuscendo a
trattare in un sol giorno molte più donne. Ovviamente le pazienti
(appartenenti tutte a ceti abbienti) che
settimanalmente venivano a beneficiare di queste applicazioni pagavano
pesanti parcelle.
Nel
libro sono pubblicate numerose foto di vibratori-massaggiatori e di pubblicità
dell’epoca oltre ad una interessante e vasta bibliografia.
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(1) Tecnologia
dell'orgasmo - Isteria, vibratori e soddisfazione sessuale delle donne
- Autore: Maines Rachel P. - Editore: Marsilio - Genere: psicologia -
Collana: Saggi. Il corpo e l'anima. |
Questo libro riprende molti dei temi
di "Tecnology of Orgasm"; nella seconda parte la scrittrice sviluppa
ampiamente l'argomento dei vibratori e dell'orgasmo femminile.
"La storia di V" edito da "il Saggiatore"
è la versione italiana tradotta dall'originale inglese "The Story of V"
(dove V sta per vagina).
Catherine Blackledge è una giovane
giornalista inglese specializzata in argomenti scientifici; nel suo
libro mette a confronto le usanze sessuali delle antiche culture ed evidenzia come la sessualità femminile abbia subito e subisce
ancora oggi pesanti condizionamenti sopratutto a causa degli integralismi
religiosi.
E' un libro molto interessante, ben
documentato e con una ricca bibliografia.
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Amico di
Arsène d'Arsonval (1851-1940),
Auguste Elisabeth Philogéne Tripier (1830-1914) fu un attento
studioso degli effetti fisiologici dell’elettricità;
fu
tra i primi ginecologi a proporre il massaggio vaginale fino all’orgasmo
nel quadro del trattamento dell’isteria femminile anche con mezzi
elettrici (stimolazioni di tipo galvano-faradico). Le sue osservazioni sono state raccolte e pubblicate da
O.Doin nel 1883: Leçons Cliniques sur les Maladies des Femmes,
Thérapeutique Générale et Applications de l'Electricité à Ces Maladies,
Da Galeno in
poi molti trattati di medicina hanno raccomandato le
manipolazioni vaginali o in alternativa lunghe cavalcate a
cavallo al fine di provocare il parossismo uterino; in questo
modo la matrice si sarebbe liberata dall’accumulo di "semi"
inutilizzati, causa di tutti i disturbi isterici legati
all’ingorgo uterino (suffocatio ex semine retento). Queste
pratiche erano raccomandate per le donne vedove, per le nubili
che conducevano una vita casta e per le religiose dei conventi (
Pieter van Foreest - 1653) |
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Anche in Italia si è
proposto, con molte riserve, il massaggio vaginale; la finalità però era
esclusivamente legata ad alcune patologie ginecologiche
(metrite, prolasso) con esclusione dell'isteria; il medico doveva soprattutto evitare di provocare
nelle pazienti un eccitamento sessuale perché questo poteva comportare
“cattive conseguenze”.
Gli estratti
allegati provengono dall’Enciclopedia Medica Italiana del 1880. |
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Nel Febbraio 2012 è uscito anche in
Italia il film "Hysteria, l'eccitante invenzione del vibratore"
di Tracey Becket e diretto da Tanya Wexsel.
E' una commedia leggera, ironica ed
esilarante ambientata nell'Inghilterra vittoriana; è basata
sull'invenzione e sull'utilizzo del vibratore elettrico per il
trattamento dell'isteria mediante il "massaggio terapeutico";
sicuramente gli autori si sono ispirati al libro della Maines romanzando
gli avvenimenti tuttavia alcuni accenni alle terapie mediche dell'epoca
come l'uso dell'acido fenico, delle sanguisughe e del massaggio pelvico
sono aderenti alla realtà così come sono appropriate le citazioni di Lister, del Mesmerismo e di Van Foreest.
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