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La scoperta dell’elettricità ha creato moltissime aspettative anche in campo medico.
Si è subito cercato di
sfruttare le eventuali proprietà terapeutiche di questa nuovissima e
misteriosa forza; accanto a studiosi seri sono spuntate anche folle di ciarlatani
che hanno approfittato delle opportunità che questa novità loro offriva; sono stati progettati apparecchi di ogni
tipo: macchine
elettrostatiche, generatori di correnti galvaniche e faradiche, tutti apparecchi che
promettevano guarigioni miracolose ed incredibilmente qualche volta i pazienti
guarivano: potenza della suggestione e dell’effetto placebo!
A lato un'immagine tratta da "Misure e
Ricerche Elettriche" del 1898; da notare la messinscena di questo strumento
impressionante ed a suo modo elegante: è immaginabile l'emozione (e la
paura) che doveva provare il paziente che era sottoposto alle scariche
elettriche generate da un rocchetto di Ruhmkorff
posto sotto il sedile; questa sedia per la "faradizzazione generale" era
proposta verso la fine del 1800 dalla Ditta Chardin di Parigi.
In America questi apparecchi sono stati classificati come
quack machines (apparecchi
fasulli, inefficaci).
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I pionieri di questa
nuova disciplina medica furono il francese Guillaume Duchenne (1806 –
1875) che studiò l'effetto delle correnti faradiche sulla contrazione
muscolare ed l’italiano suo allievo e seguace Plinio Schivardi
(1833 - 1908) che
allargò il campo delle ricerche a numerose patologie e che pubblicò i
risultati in un interessante libro:
Manuale di Elettroterapia - Milano 1864.
Sostanzialmente gli
apparecchi faradici si rifacevano al rocchetto di Ruhmkorff modificando
il secondario in modo tale che la tensione applicata agli elettrodi
fosse regolabile e pulsante.
Il costo di questi
apparecchi era piuttosto alto e molti medici di allora non potevano
permettersi quella spesa, Schivardi propose allora il "fai da te"
indicando nel suo libro le modalità di costruzione e il reperimento dei
materiali.
Riporto a fianco la
fotocopia di queste pagine.. per chi volesse cimentarsi
nell'impresa.
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Gli apparecchi galvanici erano sostanzialmente delle batterie di pile
eroganti 15- 25 volt continui la cui corrente veniva regolata tramite un
reostato; gli elettrodi erano dei cuscinetti di pelle o di stoffa
imbevuti di una soluzione salina. L'odierna ionoforesi si rifà allo stesso principio. |
Di questi strumenti si è già parlato
anche nella pagina "Curiosità"
a cui rimando per altre informazioni. Si possono classificare tra gli
apparecchi galvanici dato che erano in sostanza delle lunghe catene di
piccole pile voltaiche. Erano apparecchi assolutamente inutili, al
limite della frode. |
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Traduzione:
- Secondo i suoi sostenitori,
l'elettricità produrrebbe dei risultati meravigliosi. A Londra, nel
1780, il dr. Graham fece costruire un magnifico hotel che chiamò "Tempio
della Salute" dove egli riattivava la virilità spenta per mezzo di un
fluido elettrico. Ecco dal "Courrier de l'Europe" citato da Debay,
qualche curioso dettaglio sulle procedure di questo abile specialista:
" I personaggi più
distinti e più istruiti dichiarano di non avere mai visto nulla che
possa essere paragonato all'eleganza che regna nel Tempio dove si
ascoltano delle piacevoli musiche, dove la luce riflessa produce dei
bellissimi effetti e dove si respirano dei profumi deliziosi. Il Dr.
Graham raccomanda sopratutto molta moderazione nei sacrifici offerti al
dio di questo Tempio che è l'Imene. Letti meravigliosi detti letti
magneto-elettrici, destinati a risvegliare gli organi assopiti e a
provocare intensi piaceri in persone ormai spente, sono installati in
sontuosi appartamenti tappezzati di tappeti persiani e guarniti di
pitture erotiche. Questi letti sono sostenuti da sei piedi di cristallo
e coperti di drappi di satin porpora con frange blu-celeste. In una
stanza vicina si trova la macchina da cui esce il fuoco celeste che dei
conduttori invisibili conducono ai letti; le persone che vi sono
sdraiate si sentono avvolte da una fiamma così vivificante che anche le
donne più frigide fremono sotto i dardi del desiderio e gli uomini ormai caduti nell'esaurimento delle forze virili a causa dell'abuso di
piaceri, riprendono il loro primitivo vigore; anche le coppie sterili
vi trovano la fecondità e le coppie logorate dagli anni ritrovano le
brucianti ubriacature della giovane età...."
Mettendo in conto le
esagerazioni di questo brano, si può concludere che una tale messa in
scena ha potuto, indipendentemente dall'elettricità, stimolare
l'immaginazione più refrattaria ai piaceri dell'amore. - Witkowski
1881.
(Vedi anche "
Il Viagra di fine '800")
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In questi apparecchi vi è un
abbinamento delle correnti galvaniche con quelle di tipo faradico. |
Le tensioni erogate da questi
apparecchi sono di tipo pulsante e si aggirano attorno ai 20-40 volt; le scosse
erano ben avvertite dai pazienti di conseguenza l'effetto placebo poteva
in alcuni casi funzionare; al di là di questo erano assolutamente
inefficaci sotto il profilo terapeutico. |
Cauterizzatori
Elettrici (vedi)
Oxydonor |
Truffaldino apparecchio
venduto in migliaia di esemplari in Canada, negli Usa ma anche
in Francia ed in Italia |
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La scoperta delle
proprietà ossidanti e disinfettanti dell’ozono ha fatto sperare che
questo gas potesse avere un' attività terapeutica nelle patologie polmonari
molto numerose a quel tempo; purtroppo non si era ancora evidenziata la
sua azione tossica ed irritante per cui si sono
avuti più danni che benefici.
Gli apparecchi per
la produzione di questo gas sfruttavano la proprietà delle scariche
elettriche di dissociare le molecole di ossigeno: l’aria veniva
convogliata tra le armature di una speciale condensatore di vetro alimentato da
alta tensione, le molecole di O/2 venivano bombardate dagli effluvi
elettrici (microscariche senza scintilla) e si trasformavano in O/3,
venivano poi inalate dal paziente o disperse nell’ambiente. |
Gli apparecchi: l'Ozonizzatore di Oudin, l'Ozonizzatore Alta frequenza,
l'Elettrodo HT e l'Ozonizzatore Elettronico Megeve erano dei veri
ozonizzatori e producevano realmente questo gas mentre altri, vedi l'Ozonateur
Paris o l'Ozonatore Berger si sono appropriati scorrettamente del
termine "Ozonatori" essendo solo dei semplici diffusori di essenze
aromatiche e non di ozono. |
Sono apparecchi basati su
circuiti risonanti ad alta frequenza tipo Tesla e generano una tensione
molto alta ma inoffensiva. Gli elettrodi di vetro contengono del gas a bassa pressione: quando vengono messi a contatto con la pelle si illuminano di
una luce rosa o violetta a seconda del gas contenuto, il paziente avverte un
formicolio ed un leggero odore di ozono.
L'effetto terapeutico è molto dubbio
ed il loro uso è stato proibito in numerose nazioni; sono classificati
come "quack machines". |
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Chardin |
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Bachmann |
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Felma |
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Felma piccolo |
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Hf . Sem |
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Marvel Simplex |
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Ixu |
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Ozonizzatore |
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Unis Vita |
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Unis Vitalis |
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Wapa |
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Elettrodi per Alta Frequenza -
Violet ray |
La fantasia dei costruttori si è
veramente sbizzarrita: non esisteva patologia che non trovasse beneficio
da queste applicazioni ed ognuna aveva il suo elettrodo. Anche gli
organi interni raggiungibili (bocca, naso, utero, vagina, ano) potevano essere
trattati con l'alta frequenza...immaginiamo con quale gioia dei pazienti
dato che le scariche anche se inoffensive, provocavano sicuramente su
zone delicate delle sensazioni molto spiacevoli. |
Questo è un esempio del grande numero
di elettrodi proposti dalla ditta Unis Vita nel 1932, questi elettrodi
emettevano una luce azzurrina o rossastra (neon), la produzione di ozono non
era legata al tipo di gas ma piuttosto alla scarica ad effluvio
dell'alta tensione sulla pelle. I vetri potevano essere al quarzo o al
radium; questi ultimi, diceva il foglio illustrativo, avevano dato dei
risultati straordinari grazie all'azione combinata dell'alta frequenza e
dell'emanazione radioattiva (sic).
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Per non essere da meno la Ditta IXU
ha proposto ben 71 tipi di elettrodi con le relative applicazioni.
Gli elettrodi di questi apparecchi
malgrado le svariate forme sono sostanzialmente dei tubi di
Geissler: se sottoposti ad alte tensioni si illuminano col colore
caratteristico del gas in essi contenuto; l'effetto visivo è
decisamente accattivante.
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In fondo all'interessante libro del
dott. Giulio Mòglie intitolato "La
Terapia Fisica-Teoria e Applicazioni" del 1904 vi sono alcune pagine
con la pubblicità di apparecchiature per elettroterapia. |
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Altre
immagini
tratte da libri o riviste della collezione. |
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" Qualche piccola scossa ...poi starà
subito meglio! "
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