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La
contraccezione risale ad epoche antichissime, già gli antichi egizi, i
greci e i romani ricorrevano a pratiche empiriche,
inefficaci se non dannose;
per esempio nel Papiro di Ebers (1550 a.C) si raccomanda
per evitare la gravidanza
l'uso di un pessario
composto da mollica di pane mescolata con escrementi di coccodrillo; ricette
analoghe si possono trovare in gran numero nei siti web che si
interessano dell'argomento, io
mi limito a pubblicare e commentare gli strumenti che sono nella
collezione. |
Bisogna
segnalare
tra i metodi contraccettivi più remoti e, secondo Sorano di Efeso più
efficaci, l'estratto di silphium che le donne avrebbero dovuto bere una
volta al mese per evitare le gravidanze; l'attività contraccettiva
è stata confermata anche da Plinio il Vecchio (23-79 d.C) e da molti
altri autori antichi. La pianta oggi estinta era parente del finocchio selvatico, cresceva spontaneamente ed esclusivamente nella zona
nordafricana attorno a Cirene ed era conosciuta fin dal 500
a.c. A detta dei medici di allora il silphium aveva delle
proprietà curative eccezionali, guariva quasi tutte le patologie: i geloni,
la lombaggine, le malattie gastro-intestinali, quelle
ginecologiche ed oculari e molte altre ma ha avuto una grande importanza
anche come aroma nella preparazione dei cibi. La scomparsa è dovuta probabilmente
ad una raccolta intensiva e sconsiderata dato che la sua vendita
procurava forti guadagni: la resina o lattice di silphium, il laser,
valeva il suo peso in argento. |
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I
francobolli italiani (Libia 1940) pubblicati sopra riportano parte di un’antica
moneta cirenaica (350 a.c circa) sulla quale era impressa l'immagine
della pianta di silphium. Le numerose monete con la sua effige
mostrano quanto essa fosse importante per l'economia di quelle antiche
popolazioni. (Le monete non fanno parte della collezione e le immagini
sono state tratte dal web). |
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Alcuni ricercatori moderni (Riddle, Estes, Fisher) hanno voluto
indagarne l'attività contraccettiva.
Non potendo disporre della pianta
originale sono ricorsi ad alcune specie di ferulacee "sorelle" ancora
oggi esistenti come l'asafoetida: i risultati hanno confermato anche in
queste piante un'azione
contraccettiva rilevante; si presume che l'effetto
sia dovuto all'inibizione della produzione di progesterone, ormone
indispensabile per l'annidamento dell'uovo fecondato.
Foto: pianta di
asafoetida
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A partire dal medioevo a
tutto il 1800 e parte del 1900 (ma purtroppo ancora oggi) la contraccezione
è stata fortemente contrastata. Per evitare sanzioni si ricorreva allora
a presidi che sotto l’apparenza di strumenti terapeutici nascondevano il
reale scopo del loro utilizzo.
Le
siringhe in peltro, i “soi même”, gli
irrigatori a pompa, gli
Eguisier (vedi pagina
Irrigatori)
sono serviti ad introdurre delle soluzioni acide che oltre a bonificare
l’ambiente vaginale permettevano anche una discreta attività
spermicida.
A beneficiare di questi presidi erano
sopratutto le persone appartenenti ai ceti borghesi più informati; spesso
però queste persone erano le stesse che tuonavano contro la contraccezione (degli altri)
definendola immorale; la gente del popolo invece praticava
con senso
di colpa
una contraccezione
il più delle volte
inutile,
basata su convinzioni che non avevano
quasi mai qualche fondamento scientifico.
Gli strumenti della collezione si riferiscono
sopratutto alla contraccezione femminile, in campo maschile a parte i
preservativi (condoms) non
è possibile trovare oggetti da pubblicare.
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Eguisier |
Siringhe Vaginali dette anche
Battesimali |
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Clysopompe con vaschetta |
Vari Clysopompes
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Doccia vaginale
con cannule metalliche. |
Doccia vaginale a getto rotante
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Cannula vaginale usata per igiene
intima ma consigliata anche per "lavande antifecondative",
sfidando in tal modo l'articolo 553 del Codice Penale Italiano che
vietava la propaganda e l'uso di mezzi contraccettivi (abrogato poi nel
1971). E' ben risaputo che le lavande
vaginali non danno nessuna garanzia antifecondativa. Carlo Formigli
nel suo libro
Storia della Contraccezione precisa che vi è stato un periodo,
fine 1800 inizi 1900, in cui queste lavande avevano conosciuto un certo
successo nella contraccezione in quanto venivano usate delle soluzioni di
sublimato di
mercurio che neutralizzavano sicuramente tutti gli
spermatozoi ma che provocavano anche gravissimi danni ai tessuti vaginali.
(vedi anche
Irrigatori)
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Siringa vaginale in peltro usata
per contraccezione e terapia 19° sec. - Costruzione accurata e massiccia
- lunga 20 cm |
Siringa vaginale di fine 1800 usata
per la contraccezione e per la terapia. Era inserita in un
astuccio in legno per cui era facilmente trasportabile ed
occultabile; sul terminale arrotondato sono visibili 4 fori
attraverso i quali veniva iniettato il farmaco in vagina. Il contenitore misura 20 cm. |
Agli
irrigatori si aggiunsero verso la metà del 1800 dei
piccoli strumenti a forma di spirale o di piccolo fungo, costruiti in oro, in argento o in alluminio, questi furono i precursori degli odierni IUD
(Intra Uterine Device).
Venivano inseriti
nel canale cervicale impedendo l’annidamento
dell’ovulo ma, dato che la finalità contraccettiva era proibita in quasi
tutti i Paesi, si
finse che dovessero servire per sostenere il collo dell’utero: furono chiamati anch’essi pessari (pessaries) e permessa quindi la loro commercializzazione. L'unico
catalogo dell'epoca che sfidando l'ipocrisia e le ire dei
"benpensanti" ha avuto il coraggio di proporre apertamente il
pessario contraccettivo è stato l'ARMSTRONG & Co - 1901. |
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6906 - Pessario di Clark
per prevenire la gravidanza, alluminio, 3 dimensioni,........ciascuno $
0.50 |
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In Italia
la divulgazione di informazioni contraccettive e la contraccezione
stessa sono sempre state considerate un reato in base all'art.
553 del codice penale; solo nel 1953, con la fondazione dell'A.I.E.D.
(Associazione Italiana Educazione Demografica) si è cominciato a parlare
del problema demografico e finalmente nel 1971 è stata ammessa con restrizioni la
pillola Pincus (Enovid); negli altri Paesi era già in commercio dal 1960. In nessun testo
ufficiale prima di allora si era toccato questo tema; nei dizionari la
parola contraccezione non esisteva tuttavia una parte della classe medica
già dalla fine del 1800 era
a
conoscenza dei mezzi contraccettivi in uso in altre Nazioni come i
preservativi e i pessari intrauterini. Le
immagini pubblicate sopra sono tratte dall'Enciclopedia
Medica Italiana del 1880 e mostrano dei pessari del tutto simili a
quelli pubblicati nei cataloghi esteri dove questi strumenti sono
indicati come mezzi anticoncezionali. Vedi pessario di Clark.
L'assurdo o la malafede sta nel fatto
che nell' Enciclopedia Medica Italiana questi strumenti vengono proposti
addirittura come mezzi contro la sterilità riuscendo in tal modo a dare
una giustificazione "morale e legale" al loro utilizzo.
|
Il documento pubblicato
più sotto, databile attorno al 1870, mostra senza ambiguità un pessario contraccettivo.
La ditta Tedesca "Medicinisch-Polytechnische
Union" premiata all'Esposizione Universale di Parigi nel 1867 e con una
menzione Honoris Causa ottenuta a Londra nel 1862, ha pubblicato un
opuscolo in lingua francese dal titolo: "Pessaire à préserver l'utérus
- Pessario per
proteggere l'utero"; ciò farebbe pensare ad uno strumento terapeutico in
realtà viene poi chiaramente spiegato nel testo che questo pessario serve a
preservare l'utero da gravidanze indesiderate.
E' interessante la descrizione dei
mezzi contraccettivi dell'epoca presi in esame da questo opuscolo e
considerati assolutamente
inaffidabili: si va dal
preservativo in gomma (insicuro e fragile a causa del tempo di
stoccaggio prima dell'uso), al pessario occlusivo (basta un colpo di
tosse per farlo spostare), ai Polverizzatori ed agli "Ovales de
Sûreté" (facilmente solubili quindi ad alto rischio).
L'unico strumento veramente sicuro
sempre secondo l'articolo, era il pessario fatto con un nuovo metallo il
"météorite" che garantiva da ogni gravidanza indesiderata. Secondo
l'opuscolo la donna stessa poteva applicarlo senza l'intervento di un
medico ricordando però che doveva toglierlo in coincidenza con il ciclo
mestruale.
Strutturalmente è identico al pessario
di Clark pubblicizzato dall'Amstrong & C. di Indianapolis.
|
Era sostanzialmente un tappo uterino
che
veniva inserito nel canale cervicale per impedire la comunicazione tra la
vagina e l'interno dell'utero; attraverso i due piccoli fori posti sul margine
del disco veniva fatto passare un filo di seta che rimaneva in vagina e
che permetteva alla donna di estrarlo facilmente. |
Set Uterector |
Questo cofanetto dei primi anni del
1900 contiene una serie di pessari a spirale di diverse misure con il
relativo introduttore.
L'Uterector
portava un evidente miglioramento
rispetto al Clark: non era completamente occlusivo per cui
poteva essere lasciato in situ anche per diverso tempo e si posizionava più
facilmente all'interno del collo uterino. |
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Pessari di Clark e Uterector con i
relativi introduttori messi a confronto. |
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Pessario a canale aperto h.5 cm,
diametro 3,5 cm
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Pessario Contraccettivo in
gomma rossa con la sua scatola originale - 5x5x3,5 cm.
Era commercializzato come terapia
contro il prolasso (Prolapsus Pessary) ma sopratutto era
"molto raccomandato per quelle donne delicate che per
un'anomalia delle pelvi dovevano evitare una gravidanza" -
vedi opuscolo allegato.
Si consigliava di spalmare
l'interno e l'esterno del pessario con prodotti a base di
chinino o con vaselina, di fare molta attenzione che esso fosse
ben posizionato sul muso di tinca e si raccomandava di non
rimuoverlo prima che fossero passate 6 ore dal rapporto
sessuale; per maggior sicurezza si consigliava di praticare
subito dopo la rimozione anche un lavaggio vaginale con una
siringa.
Probabilmente l'invecchiamento
della gomma ha compattato lo spessore ed appiattito la sommità
del pessario. In ogni caso non aveva un diametro superiore ai 5
cm (vedi scatola) inoltre non era maneggevole come
quelli in lattice prodotti qualche anno dopo e pubblicati più
sotto.
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Diaframma
vaginale - Diaphragme vaginal - Vaginal diaphragme |
Set di 7 diaframmi per
uso dimostrativo; partono da un diametro minimo di 60 mm fino a
90 mm. Nella
confezione è contenuto anche un libretto di istruzioni (vedi
sotto), 3 tipi di applicatori ed un tubetto di crema spermicida;
è interessante notare che in tutto il libretto la parola
anticoncezionale non compare mai ma rimane sempre sottintesa.
Prodotto dalla ditta Larré di
Denver - Colorado. 1950 ca.
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A cavallo tra il
1800-1900 la parola contraccezione era assolutamente proibita e non era
citata nemmeno nei dizionari; tutte le pubblicazioni che trattavano temi come la sessualità ed il controllo delle nascite erano considerate
oscene e gli autori quando scoperti, erano denunciati
per oltraggio al pudore.
Nel 1911 venne
indetto un processo, promosso dalla Lega per la Pubblica Moralità, a
carico di Secondo Giorni che in un suo opuscolo (L'arte di non far
figli - neo malthusianesimo pratico) aveva parlato della
contraccezione in termini espliciti proponendo l'uso del "guanto di
Parigi" (condom). Il clamore di questo processo fu grande ed evidenziò
il problema del controllo delle nascite e
conseguentemente favorì l'aggregazione di gruppi neomalthusianiani che nel 1913 fondarono
"La lega Malthusiana Italiana" (Berta) il cui statuto fu
pubblicato nella rivista"L'educazione Sessuale" (vedi pag.1).
E' interessante
notare che tra gli aderenti vi era anche il nome di Benito Mussolini che
scriveva" Per me la prudenza procreativa non solo non è una
dottrina immorale e pornografica, ma è un atto di saggezza,
responsabilità e probità...." (vedi Pag 3) tranne poi
rinnegare il tutto il giorno dell'Ascensione del 1927 con un discorso a sostegno
della prolificità genitoriale e della tutela della maternità sancendo
così un patto stretto tra il regime fascista e la Chiesa Cattolica.
Al movimento
neomalthusiano nato in origine con lo scopo di contenere l'espansione
demografica, si affiancò il Movimento Eugenetico che proponeva al di là
della selezione naturale, una selezione artificiale della specie umana
al fine "di diminuire e far sparire i degenerati esistenti e di
impedirne la nascita di nuovi" (Pende); da qui alla formulazione delle
leggi razziali il passo fu breve.
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copertina 1 |
copertina 2 |
copertina 3 |
copertina 4 |
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pag.1 |
pag.2 |
pag.3 |
pag.4 |
pag.5 |
pag.6 |
pag.7 |
pag-8 |
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Fotocopia integrale del fascicolo
"L'EDUCAZIONE SESSUALE" - Liberamente scaricabile. |
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L'autrice è la D.ssa Ettorina Cecchi
. E' un' appassionata aderente al movimento Neomalthusiano di cui
condivide i principi fondamentali che però nel suo libro vengono
in parte rielaborati
in chiave femminista.
Il libro si sviluppa
in 11 capitoli con un' introduzione storica del Malthusianismo e dells la
sua successiva trasformazione nel Neo-malthusianismo; continua poi nei capitoli successivi con la trattazione
dell'anatomia e della fisiologia dell'uomo e della donna per
passare nel cap.VII ai "Mezzi per regolare ed impedire i concepimenti"
dove vengono descritti molto dettagliatamente i vari metodi
contraccettivi: dal coitus interruptus, all'illustrazione dei vari tipi di condom, ai pessari, al "Fosset Utérophile"(pessario
di Clark),
ai mezzi chimici: ovaline e polveri germicide.
Interessante infine
l'ultimo capitolo intitolato "La propaganda Neo-Malthusiana dal punto di
vista del femminismo".
Il libro è corredato
di 32 illustrazioni alcune della quali sono riportate più sotto.
|
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PREFACE
It is a matter of great pleasure for me to comply with the request to
write a preface to this highly interesting, instructive and practical
little book. The three greatest problems of the word in the order of
their importance are : Peace, Preventive-medicine and Race-hygiene.
And birth control is the most useful triumph of Preventive-medicine,
full of tremendous significance and immense promise. It is the truest
form or charity, the highest kind of morality, and, above all the most
practical social reform. Abject poverty of the submerged tenth
particularly in a terribly over-populated country like England, is the
greatest single malady and birth control the greatest single remedy
thereof. Its dire necessity for the poor the unhealthy and the
incorrigible is simply unquestionable. This little book presents in a
popular language the chief reasons for and methods of birth control. I
strongly commend it to those for whom it is meant. I confidently trust
it will enlighten the ignorant, hearten the hesitating and, let us hope,
bring fresh converts to the ever-widening fold of the noblest movement
for the uplift of humanity.
AHLUVAUA GOPALJI.
|
Sempre dallo stesso opuscolo
riporto un brano in cui si evidenzia che nel 1925 si pensava ancora che il
periodo intermestruale fosse il meno fecondo: esattamente l'opposto di
ciò che invece hanno poi dimostrato i ricercatori Ogino e Knaus. |
THE SAFE PERIOD. |
During the week after the monthly period has stopped, pregnancy
is more likely to take place than at any other time, and some
think it just as likely to take place just before a period. |
"The middle
week " of the three weeks between
periods is often considered to be a ** safe period**."
|
This
is
not to be depended upon, and is far from being a sound
method of birth control. |
If tried it
leaves the woman with
a
feeling of anxiety, which can and should be avoided,
as
it may result in a nervous condition, which is one of
the
commonest root causes of unhappiness in married life.
|
The
explanation of the frequent failure of this method
is
the fact that sperms can and do live inside the womb,
sometimes as long as two or three weeks, waiting for the
female cell to come down the tube from the ovary.
|
This method
is most certainly not to be relied on;
it
is decidedly unsafe |
Dr. Norman
Haire says : " In not one single case
have
I found it permanently successful." |
|
IL
PERIODO SICURO. |
La settimana successiva al termine del
mestruo è quella più a rischio di gravidanza; alcuni pensano che
la probabilità sia alta anche per la settimana che precede il
mestruo. |
“La settimana centrale
tra le tre settimane intermestruali è spesso considerata come un
**periodo sicuro**. “ |
Questo è ben lungi
dall’essere un mezzo certo per il controllo delle nascite. |
Questo metodo crea
nella donna un senso di ansia che può e deve essere evitato in
quanto può provocare una tensione nervosa che è una delle cause
più comuni di infelicità della vita coniugale. |
La spiegazione del
frequente fallimento di questo metodo sta nel fatto che gli
spermatozoi possono vivere all’interno dell’utero a volte fino a
tre settimane in attesa della discesa della cellula uovo
dall’ovaio attraverso le tube. |
Questo metodo non è
da prendere in considerazione, esso è decisamente insicuro. |
Il dott. Norman
Haire dice: “In nessun caso io ho potuto constatare una
permanente certezza ”. |
|
|
Nel 1920 il giapponese Ogino e nel 1924 il tedesco Knaus studiando il ciclo femminile
scoprirono che il periodo fecondo era verso il 14° giorno e non attorno
al periodo mestruale come si era sempre sostenuto. Venne allora messa a
punto una nuova proposta contraccettiva: la continenza periodica.
Questa pratica fu
appoggiata dalle gerarchie ecclesiastiche. Da un punto
scientifico questo metodo aveva una certa validità ma praticamente,
essendo molte le variabili che potevano subentrare, la sua affidabilità
era piuttosto bassa.
Per determinare i
giorni a rischio furono proposti numerosi apparecchi, interessante quello
ideato nel 1931 da Adolf Schmid e commercializzato da una ditta
svizzera: il C.D. INDICATOR.
La donna doveva
tenere un accurata registrazione della durata e della regolarità del suo ciclo poi con
semplici calcoli, l’apparecchio forniva le date dei periodi fecondi. La
produzione di questo apparecchio è durata sino al 1950 e si è interrotta
con l’avvento della pillola Pincus.
http://www.verhuetungsmuseum.at/verhuetung/selbstbeobachtung/object.php?id=1
|
Regolo per la
determinazione dei giorni fecondi secondo la legge di Ogino Knaus messo
in commercio dalla ditta Forecaster di New York. Lo strumento, composto
da una base fissa e da due inserti mobili non era molto semplice da usare
e richiedeva un'attenta applicazione. |
Nel 1904 il ginecologo olandese Van
Der Velde notò che in corrispondenza dell'ovulazione la temperatura
basale di cavie femmine subiva un lieve rialzo, questa scoperta però non
diede seguito ad una ricerca pratica sulla donna. Solo nel 1930 quando
fu evidenziata l'attività termogenica del progesterone si cominciò a
pensare di poter monitorare il ciclo ovulatorio attraverso il rialzo
termico. L'applicazione di questa metodica si diffuse attorno al 1950. |
Volume francese
che spiega in modo
approfondito ed efficace la contraccezione secondo il metodo della curva
termica. |
|
Un semplice termometro sarebbe stato
sufficiente per il controllo della curva termica tuttavia una ditta
tedesca ha messo in commercio nella seconda metà del 1900 un termometro
specifico che, partendo da una temperatura basale di 36,9° permetteva di
osservare agevolmente le variazioni di 6/10 di grado al di sopra o al di
sotto di tale temperatura. |
Zyklotest Medico-Tecnik KG Bonn |
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Ancora un termometro per il controllo
della temperatura basale della ditta Zyklotest
Messungen des Morgens vor dem
Aufstehen Mittlerer Wert der Skala 36,9°C
|
|
Sempre tedesco è il termometro
prodotto nel 1953 dalla D.P.a. e denominato Klimatest per il
controllo dell'ovulazione tramite la curva termica.
Il campo di temperatura è compreso tra 35°C
e
38°C; il termometro è caratterizzato dall'angolazione del bulbo di
mercurio che permette un' agevole introduzione in vagina. (posizionamento
raccomandato).
|
Condom
- Gli abitanti della cittadina francese di Condom
sostengono che questo termine derivi dal nome della loro città
le cui macellerie erano grandi fornitrici di budella d'agnello necessarie
per la confezione degli antichi profilattici. (Goodyear non
aveva ancora inventato il sistema per vulcanizzare la gomma); hanno perciò deciso di aprire un museo
dedicato al preservativo: Musée du Préservatif - 4, rue du
Sénéchal - Condom - Tel. +33 05.62284794 |
Il "Dictionnaire de Médecine Nysten"
invece, parlando del budello (baudruche),
fa derivare il nome condom da un non meglio identificato Dr. Condom
che proponeva l'uso del budello opportunamente trattato, come
profilattico contro le malattie veneree. |
|
|
|
"Dictionnaire de Médecine Nysten" del 1855 alla voce
"Baudruche"
Traduzione: |
Bauduche, s.f. ( tedesco: Goldschlagerhautchen). |
"Pellicola
membranosa sgrassata dell'intestino di bue o di pecora, preparata dai
conciatori con il nome di pelle divina. E' lo strato di tessuto
cellulare ed elastico detto fibroso o nervoso che si ha cura di
separare dai più grossi vasi venosi che lo percorrono e dalle zone di
tessuto adiposo che a volte sono presenti. |
La baudruche dell'intestino cieco della pecora,
usata senza modificare la sua struttura originale, è
stata consigliata dal Dottor Condom per la prevenzione dal contagio del virus
sifilitico e del pus blenorragico.
In medicina la si usa, ricoperta con
una sostanza emolliente, per proteggere dal contatto dell'aria la
superficie delle ferite." |
|
Vecchie confezioni di
preservativi in gomma Italiani e stranieri risalenti alla prima metà del 1900, alcuni profilattici mostrano evidenti
alterazioni della gomma. |
L'uso del preservativo è molto antico,
già all'epoca dei faraoni i soldati egiziani utilizzavano le vesciche
di animali non a scopo contraccettivo ma per difendersi dalle malattie
veneree. |
I preservativi dal medioevo in
poi, erano ottenuti sopratutto dall'intestino cieco di pecora opportunamente trattato; erano
costosi e solo le persone con buone disponibilità finanziarie
potevano permettersi di acquistarli
(*); la scoperta della gomma e della
vulcanizzazione - 1880 Goodyear Tire & Rubber - ne ha permesso
una produzione industriale con una notevole riduzione dei costi. |
|
La Chiesa Cattolica ha preso nei
confronti del preservativo una posizione oltranzista condannandone
l'uso, ciò ha in qualche modo condizionato la sua diffusione ed ha
facilitato purtroppo il diffondersi di malattie a trasmissione sessuale anche molto
gravi (AIDS, epatite C, sifilide, herpes ecc). |
(*) Il Casanova, buon fruitore
dell'oggetto, parla nelle sue
memorie del condom evidenziando che ne esistevano di qualità
diverse:
|
" Allora mi offrì senz'altro uno
di quegli abitini inglesi (redingote anglaise - fr) che danno la
tranquillità d'animo; ma non lo volli perché era di qualità
troppo scadente. |
- Ne ho di più fini, ma
costano tre franchi l'uno e si comperano solo a dozzine. |
- Ne prenderò una dozzina,
se sono belli." - Da: "Storia della mia Vita".
A lato, da Wikimedia.org : Casanova (à
gauche) et la redingote anglaise, gravure illustrant l'édition Rozez
1872 des Mémoires.
|
|
|
Libri sulla contraccezione |
|
L'acquisizione alla
collezione del libro "Married Love" di Marie Stopes
(1880 - 1958),
permette di parlare brevemente di questa donna e delle sue battaglie a
favore della contraccezione e di una sessualità responsabile.
Vissuta in un
periodo in cui la trattazione di questi argomenti era tabù, ha saputo
portare avanti le sue idee con determinazione e coerenza anche se alcune
scelte fatte negli ultimi anni della sua vita come l'adesione all'eugenetica ed il
cordiale rapporto epistolare con Hitler sono sicuramente criticabili;
resta
il fatto che con questo suo libro, venduto a migliaia di copie, ha dato
il via a molti movimenti di liberazione delle donne.
Il libro pubblicato
nel 1918 e che è stato venduto anche in Italia in edizioni clandestine,
è nato come reazione al suo primo disastroso matrimonio durato 5 anni e
poi annullato perché mai consumato.
E' interessante osservare quali nazioni abbiano accettato la sua
pubblicazione (vedi sotto): l'Italia era assente, probabilmente gli
editori italiani lo hanno rifiutato per non incorrere in sanzioni
penali.
|
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Storia del Pudore di P.F.
Wanrooij - La questione sessuale in Italia 1860 - 1940 - Interessante e
molto documentato saggio sulla storia del pudore e della contraccezione
in Italia. Marsiglio Editori
1990.
|
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Questo
interessante libro del 1655, di anonimo secondo alcuni o di Jean l’Ange e
Michel Millot secondo altri, si può considerare come il primo testo di
educazione ed iniziazione sessuale e ci permette di indagare sui costumi
del XVII secolo; era redatto con termini espliciti e non lasciva molto
spazio all'immaginazione ma, incredibile per l'epoca, era anche molto attento alle istanze femminili.
Trattava
di argomenti decisamente contrari alla morale del tempo per cui venne
considerato osceno e ne fu ordinata la distruzione perché era: “contre
l’honneur de Dieu, de l’Eglise et fort contraire aux bonnes moeurs et
dissipline chrestienne.” (contro l'onore di Dio, della Chiesa e
contrario ai buoni principi ed alla disciplina cristiana).
Il libro
suddiviso in 2 parti, è un serrato dialogo tra Susanne, esperta
nell'arte dell'amore e la giovane cugina Fanchon vergine ed ingenua.
Per evitare
gravidanze indesiderate Susanne suggerisce a Fanchon di
ricorrere al coito interrotto oppure di applicare una piccola stoffa
alla testa del pene lasciandolo scaricare in vagina perché
la stoffa avrebbe assorbito il "liquido amoroso": “mettant un petit
linge à la teste du vit et le laissant descharger sans déconner, parce
que le linge reçoit la liqueur d’amour” poi prosegue Susanne,
bisogna evitare la
contemporaneità dell'orgasmo della donna e
dell'uomo perché la fecondazione avviene solo in questa circostanza:“Car c’est vérité connue et expérimentée de tous les médecins, qu’il
faut que les deux descharges se passent ensemble pour engendrer et
engrosser” (Perché è una verità conosciuta e sperimentata da tutti i
medici, occorre che i due orgasmi siano contemporanei per poter
fecondare e ingravidare).
L'Escole
des Filles - Ed. 1959 Paris
- Au Cercle du Livre Précieux - tiratura 3500 esemplari numerati - copia
n°3301.
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Per chi fosse interessato alla storia
della contraccezione, segnalo il libro di
Carlo Flamigni - Storia della Contraccezione - Ignoranza superstizione e cattiva scienza di fronte al problema
del controllo delle nascite - Dalai Editore - Febbraio 2012.
E' un documentatissimo libro di oltre 500 pagine
in cui il problema della contraccezione, dalla preistoria fino ai tempi
nostri, viene accuratamente analizzato e dove si mette in evidenza
il secolare scontro (giocato sempre sulla pelle delle donne) tra
astratti principi morali e religiosi ed il sacrosanto diritto ad una
procreazione responsabile.
E' corredato da una vasta
bibliografia.
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Interessante volume di Luciano
Sterpellone:
"Contraccezione una storia" del 1992 - Ed. Antonio Delfino.
L'argomento è trattato in chiave giornalistica molto scorrevole e sottilmente ironica; è
ben documentato e illustrato. |
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Ma cosa ci fa un limone in una pagina
sugli strumenti contraccettivi? Il mezzo limone è stato uno dei mezzi contraccettivi usati attorno al 1600 e 1700
sopratutto nei paesi orientali;
ne ha parlato nei suoi libri anche un illustre personaggio dell'epoca:
Giacomo Casanova. Il mezzo limone spremuto e svuotato in parte della
polpa, veniva inserito in vagina
esattamente come un odierno diaframma ; con la sua parte concava
ostruiva meccanicamente l'ingresso dell'utero e con l'acidità del suo
succo svolgeva una discreta azione spermicida.
Altra curiosità non contraccettiva ma
diagnostica a proposito del succo di limone: nel settimo volume della
"Storia della mia vita" Casanova racconta di aver incontrato una donna
che per assicurarlo di non avere malattie veneree gli dà un limone:
"- Che devo fare con questo
limone? |
- Voglio che ti accerti
che il luogo (vagina) è puro e che puoi visitarlo senza
pericolo. |
- E' un mezzo sicuro
questo? |
- Infallibile! Se la
strada non fosse buona, non potrei sopportare il bruciore." |
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Un altro mezzo
contraccettivo molto semplice e di qualche efficacia è stata la spugna.
Si è parlato per la
prima volta di questo metodo in un libretto del 1786 attribuito a Mirabeau : “Le Rideau
Levé ou l'éducation de Laure” -
http://fr.wikisource.org/wiki/Le_Rideau_lev%C3%A9_ou_l%E2%80%99%C3%A9ducation_de_Laure.
Si consigliava di introdurre sul fondo della vagina una spugna
imbevuta di acquavite diluita; successivamente l'acquavite venne sostituita da una
soluzione di acqua ed aceto, sicuramente meno irritante e forse più
efficace. La spugna con qualche variante strutturale è stata uno dei mezzi contraccettivi usati ancora
nel 1900.
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(**)
Apprends donc que la semence qui n'est point dardée dans la matrice ne
peut rien produire ; qu'elle ne peut s'y rendre lorsqu'on intercepte le
sucement qui lui est ordinaire. Cela reconnu, plusieurs femmes ont
imaginé de repousser, par un mouvement interne, la semence, au moment où
elles croyaient leur amant dans les délices du plaisir ; mais pour qu'elles
aient cette liberté d'esprit, il ne faut pas qu'elles le partagent,
privation bien dure ; encore rien n'est-il moins assuré. Des hommes ont
pensé qu'en se retirant presque à l'entrée il n'y avait rien à craindre.
Mais ils se trompent, la matrice étant une pompe avide. D'ailleurs, il y
a des hommes qui, emportés par les délicieuses sensations qu'ils
éprouvent, ne sont pas maîtres de se retirer à temps. L'inquiétude, la
crainte des suites diminuent ordinairement l'excès du plaisir. Mais un
moyen auquel on peut avoir la plus grande confiance est celui que j'emploie
avec Lucette ; il donne la liberté de se livrer sans inquiétude à tous
les transports, et le feu du plaisir. J'engageai donc ta bonne, depuis
le jour où tu nous as découverts, à se munir avant nos embrassements
d'une éponge fine avec un cordon de soie délicat qui la traverse en
entier, et qui sert à la retirer. On imbibe cette éponge dans l'eau
mélangée de quelques gouttes d'eau-de-vie ; on l'introduit exactement à
l'entrée dé la matrice, afin de la boucher ; et quand bien même les
esprits subtils de la semence passeraient par les pores de l'éponge, la
liqueur étrangère qui s'y trouve, mêlée avec eux, en détruit la
puissance et la nature. On sait que l'air même suffit pour la rendre
sans vertu. |
Traduzione: Sappi
dunque che il seme maschile che non è ben introdotto nella matrice
(utero) non
può produrre nulla e che esso non può entrare all'interno quando si
blocca la sua normale azione aspirante . Stabilito questo, molte donne
hanno immaginato di respingerlo con delle contrazioni interne nel
momento in cui esse pensavano che il loro amante fosse al culmine del
piacere ma per mantenere questo autocontrollo sono costrette a non
condividere il piacere, privazione molto dura; che tuttavia non
dà alcuna sicurezza. Alcuni uomini hanno pensato che ritirandosi quasi
all’entrata (della vagina) non si corressero rischi. Ma essi si ingannano essendo la
matrice una pompa avida. Per di più vi sono degli uomini che presi dalle
deliziose sensazioni che stanno provando non sono capaci di ritirarsi in
tempo. L’inquietudine, la paura delle conseguenze riducono molto la
completezza del piacere. Ma un mezzo molto sicuro è quello che io adotto
con Lucette; ci dà la possibilità di lasciarsi andare senza timori al trasporto amoroso ed
al fuoco del piacere. Io ho consigliato la tua domestica (Lucette), dal giorno che tu
ci hai scoperto, di munirsi prima delle nostre unioni di una piccola
spugna munita di un sottile filo di seta che l’attraversa interamente e
che serve per ritirarla. Si imbeve questa spugna con acqua che contiene
qualche goccia di acquavite, la si introduce esattamente all’ingresso
della matrice al fine di chiuderla; e quand’anche gli spiriti sottili
del seme passassero attraverso i pori della spugna, la soluzione
in essa contenuta si mescola con loro distruggendoli. Si sa che anche
l’aria è sufficiente per inattivarli.
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Con piacere desidero segnalare che il
Museo della Contraccezione ed Aborto
di Vienna:
http://muvs.org/ dopo accurate selezioni è stato ammesso nella
ristretta rosa dei finalisti per il titolo di Museo dell’Anno.
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C'est avec plaisir que je tiens à
informer que le Museum for
Contraception and Abortion de Vienne
http://muvs.org/ après une rigoureuse sélection il a été admis dans
la restreinte liste des finalistes pour le titre de Musée de l'Année. |
With pleasure I wish to inform that
the Museum for Contraception and
Abortion of Vienna
http://muvs.org/ after careful selection it was admitted in the
shortlist of finalist for the titre of Museum of the Year |
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Pillola Pincus
- Commercializzata dalla ditta Searle di Chicago Con il nome di
Enovid.
Associazione di un estrogeno (per la
soppressione dell'ovulazione): 17 alpha ethinyl estradiol con un
progestinico (per limitare l'iperplasia endometriale): mestranol
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