Questo apparecchio è sostanzialmente
un "Violet Ray" con un elettrodo specifico per l'inalazione nasale di
ozono. Era alimentato dalla
rete elettrica a 110 volt; all'interno del manipolo vi era un piccolo
vibratore elettrico che alimentava un trasformatore di Tesla, questo
produceva una tensione elevata ad alta frequenza che scaricava
nell'elettrodo a tubo.
Come per l'ozonizzatore di Oudin
l'aria veniva soffiata da una peretta all'interno del tubo ed usciva
arricchita di ozono all'applicatore nasale. 1920-1930
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