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Le inclusioni
pubblicate fanno parte della collezione Rocchini Dumas - il contenuto e le foto
sono liberamente utilizzabili. |
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Era il novembre del 1989 mia moglie ed io eravamo in gita a Pavia.
Visitando il Castello Visconteo siamo incappati quasi per caso in una
mostra intitolata "Tesori di Lituania": quello è stato il mio primo
incontro con l’ambra baltica, incontro che ha segnato l'avvio della collezione.
Inizialmente, preso dall'entusiasmo comperavo
ogni pezzo d'ambra mi venisse offerto indipendentemente dal suo contenuto, ora
sono diventato
più selettivo: prima di tutto per evitare inutili
ripetizioni di esemplari (anche se ogni inclusione rimane unica e
irripetibile), poi per il costo piuttosto elevato che l’ambra baltica ha attualmente
raggiunto.
I miei abituali fornitori sono dei venditori polacchi che vengono spesso in
Italia, la loro ambra è grezza o semi-lavorata ed è quella che
preferisco perché non ha subito trattamenti termici.
Un paio di volte l’anno poi incontro a Parigi dei
commercianti russi di Kaliningrad; hanno sempre delle ambre molto interessanti (e
costose), tutte però sono state trattate col calore per aumentarne la
limpidezza e ciò a scapito di alcune inclusioni che spesso sono irrimediabilmente
rovinate.
La mia collezione conta a tutt'oggi circa 1000 pezzi;
contiene molti ditteri (gli insetti più comuni nell’ambra
baltica) ma anche parecchi esemplari abbastanza rari ed interessanti: alcuni di questi
sono visibili nella pagina della galleria foto.
Lo scopo di questa pubblicazione è di stimolare la curiosità di
coloro che la visitano invogliandoli ad iniziare una collezione, poi di contattare altre persone interessate all'argomento per uno scambio di
idee e di informazioni e non
ultimo di soddisfare quella piccola parte di esibizionismo che è nascosta nel subconscio
di ogni collezionista.
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Resina fuoriuscita da alcuni alberi del mio
giardino.. forse tra 30-40 milioni d'anni sarà ambra... |
Mi limito a poche note informative rimandando chi volesse
approfondire l’argomento al paragrafo: siti
web dedicati all'ambra dove troverà gli indirizzi di
siti molto ben documentati. L’ambra baltica è una resina colata 30 - 40 milioni
di anni fa da un albero oggi estinto, il Pinus
Succinifera.
(Succinum era l'antico nome latino dell'ambra, Electrum quello greco) che
viveva in territori ora invasi dal mare. |
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Magnus Olaus - Histoire des pays
septentrionaux - Paris 1561
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Nodulo di ambra grezza con incrostazioni
marine - 0943 |
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Sepolta sotto strati di terra e di sabbia oggi ritorna alla luce quando le violente burrasche, strappandola ai
fondali (thixotropia), la portano a riva dove da
centinaia d'anni gli abitanti la raccolgono per lavorarla e commerciarla. (Il peso specifico
dell'ambra è tra 1,05 e 1,10
quindi molto leggera e facilmente trasportabile dalle onde). Verso la fine del 1600 sono stati scoperti
nell'entroterra degli importanti giacimenti, oggi ancora attivi che forniscono
gran parte dell'ambra attualmente in commercio.
E' molto tenera, la sua durezza è di 2,5 circa nella scala di
Mohs, quindi facile da lavorare, per questo motivo fino dalla preistoria è stata usata
per scolpire piccoli oggetti e preziosi monili.
Da sempre le sono state attribuite proprietà magiche e
terapeutiche sopratutto per alcune sue misteriose qualità come la capacità di attrarre
peli e fili di lana se strofinata (allora non si conoscevano i principi di elettrostatica) e
l'inspiegabile presenza di frammenti di piante e di minuscoli insetti.
Molti dei suoi misteri sono stati svelati tuttavia
ancora oggi è oggetto di pratiche empiriche: viene usata nella cura
dell'impotenza (basta tenerla in tasca!!!), nelle turbe del sistema nervoso e dell'apparato digerente e in alcune creme di bellezza.
Il suo utilizzo nella fabbricazione di bocchini per
pipe e sigarette deriva da un'antica credenza araba secondo cui essa avrebbe impedito la trasmissione di malattie contagiose che si sarebbero
potuto contrarre attraverso l'uso promiscuo dei narghilè.
Dopo l'uscita del film Jurassik Park, l'ambra ha
conosciuto un grande rilancio ed un rinnovato interesse scientifico sopratutto
per le sue inclusioni attraverso le quali è possibile approfondire la
conoscenza dell'evoluzione e dello sviluppo degli esseri viventi.
Il titolo del libro di David Grimaldi, direttore dell' American Museum of Natural
History: "Amber,
Window to the Past" sintetizza molto bene il contenuto emozionale e scientifico di questa calda
"pietra": attraverso questa piccola finestra si possono
rivivere i drammi dei piccoli insetti imprigionati ma anche conoscere le loro
abitudini, l'ambiente in cui vivevano, la vegetazione, il clima e con
l'aiuto della fantasia si può immaginare e ricostruire quell'antico mondo lontano.
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AMBRA
- il fascino di una gemma tra mito, scienza e vanità |
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Segnalo un interessante libro
italiano sull'ambra.
La presentazione tipografica è
molto curata; la prima parte tratta l'origine e le proprietà dell'ambra,
la seconda offre al lettore delle splendide immagini di oggetti,
gioielli ed inclusioni fossili.
Il volume, 24,5x 28 cm
è composto da 128 pages con140 foto a colori di cui 68 gi grande
formato proposte da ROBERTO APPIANI
.
Gli autori sono :
ENRICO
TREVISANI (Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara)
EUGENIO
RAGAZZI (Dipartimento di Farmacologia e Anestesia , Università di Padova)
GUIDO
ROGHI (Istituto di Geoscienze e Georisorse – CNR Sezione di Padova.)
ATTILIO
MASTROCINQUE ( Università degli Studi di Verona)
MURIZIO
BUORA ( Unità Organizzativa Musei di Storia e Arte, Comune di Udine)
Il libro coordinato da Enrico
Trevisani del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara
è pubblicato dalle Edizioni Minerva ed è in vendita al prezzo di 25,00 €
.
Per
l'acquisto rivolgersi al Museo Civico di Storia
Naturale di Ferrara - via Filippo De Pisis 24 - 44100 Ferrara - Italie
Email : museo.storianaturale@comune.fe.it
Call
Center +39 0532 209
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L’AMBRA
FARMACO SOLARE – Libro molto interessante sull'ambra e sul suo
utilizzo in medicina. Il suo autore
Prof. Eugenio Ragazzi
eugenio.ragazzi@unipd.it,
uno dei più grandi esperti d'ambra italiani, unisce la passione per
questa magica "pietra" alla sua competenza farmacologica.
E' professore associato di farmacologia all'Università di Padova,
autore in collaborazione con un gruppo internazionale di studiosi,
di numerose pubblicazioni :
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---" First
record of Pliensbachian (Lower Jurassic) amber and
associated palynoflora from Monti Lessini (northern Italy)"
Mirco Neri, Guido Roghi, Eugenio Ragazzi, Cesare Andrea
Papazzoni
Available
online at : https://www.sciencedirect.com/journal/geobios
---"Amber, a
Stone of Sun for Ancient Medicines" Eugenio Ragazzi - Acta
Medico-Historica Rigensia. -
https://dspace.rsu.lv/jspui/bitstream/123456789/42/1/amhr.2016.X.208-234.pdf
-"Middle
Triassic Amber Associated with Voltzialean Conifers from the
southern Alps of Italy".
Guido Roghi, Evelyn Kustatscher, Eugenio Ragazzi & Luca
Giusberti - Rivista Italiana di Paleontologia e
Stratigrafia vol.123(2): 193-202 July 2017 -
https://riviste.unimi.it/index.php/RIPS/article/view/8301/7919
---"Arthropods
in amber from the Triassic Period"
Alexander R.
Schmidt, Saskia Jancke, Evert E. Lindquist, Eugenio
Ragazzi, Guido Roghi, Paul C. Nascimbene,
Kerstin
Schmidt, Torsten Wappler, and David A. Grimaldi,
This article contains supporting information online at
www.pnas.org/lookup/suppl/doi:10.1073/pnas.1208464109/-/DCSupplementa
---"Plant-feeding mite diversity in Triassic amber (Acari:
Tetrapodili)"
Ekaterina A. Sidorchuk,
Alexander R. Schmidt, Eugenio Ragazzi, Guido Roghi &
Evert E. Lindquist
Journal of
Systematic Palaeontology
http://www.tandfonline.com/loi/tjsp20
To link to this article:
http://dx.doi.org/10.1080/14772019.2013.867373
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